Exsurge Christianitas!

Lega di preghiera per la restaurazione dell'Ordine Tradizionale Cattolico

“Il bel mese della cara Mammina” (S. Padre Pio)

In questo mese impegniamoci a conoscere Maria

Con questo bel pensiero di San Pio da Pietrelcina introduciamo l’argomento di questo articolo della nostra rubrica di formazione mariana che non può che essere dedicato al mese di maggio che è appena iniziato, il mese mariano per eccellenza, come la stessa Liturgia e la pietà popolare di sempre ci propongono. Impegniamoci a rendere omaggio e onore alla nostra Mamma Celeste, in modo particolare in questo mese, offrendole i fiori e le primizie della nostra preghiera.

Impegniamoci, per quanto possibile, anche nello studio della Vergine Maria, della Sua vita intimamente unita a quella di Gesù, delle Sue virtù, dei messaggi delle Sue principali apparizioni, ecc. Non dobbiamo spaventarci davanti a questo impegno, la conoscenza è la forma più alta dell’amore e, come insegna S. Tommaso d’Aquino, non si può amare ciò che non si conoscere. Essa  non è un’esclusiva di dotti e professori e non si tratta nemmeno di mera erudizione. Ci si fa in quattro per conoscere le scienze del mondo, quanto più dovremmo sentire l’esigenza di una buona formazione spirituale attingendo dall’immenso patrimonio e dalla ricchezza degli scritti che i Santi ci hanno lasciato in secoli di Cristianesimo. E’ la sapienza del cuore quella che dobbiamo ricercare massimamente, ma esse trae nutrimento anche da questo studio: ciascuno secondo le proprie capacità e attitudini si impegni in questo santo esercizio. Sul nostro sito di Exsurge Christianitas abbiamo aperto anche una sezione in cui vengono periodicamente caricati gli audio con la lettura di alcuni testi della tradizione cristiana che si possono ascoltare in qualsiasi momento: cogliamo questa opportunità! 

… Moltiplichiamo le Corone del Santo Rosario…

Per aiutarci a vivere bene questo mese mariano aiutiamoci tracciando un programma che ci ricordi i propositi e gli impegni che ci siamo assunti. Come detto la prima cosa è la preghiera, specialmente quella del S. Rosario, rispondendo all’appello che l’Immacolata ha rivolto, per mezzo dei tre pastorelli, a tutti noi. Lo diremo senza giri di parole e senza tema di essere tacciati per devozionisti: moltiplichiamo le nostre corone! La Madonna ha detto a Suor Lucia che non esiste problema che non possa essere risolto con la recita devota del S. Rosario, e Dio solo sa da quanti problemi oggi è afflitto questo povero mondo! Inoltre, del piccolo Francisco Marto, la Vergine disse che sarebbe andato in Cielo, ma che avrebbe dovuto recitare molti Rosari! Ha detto “molti”! Ci crediamo forse, noi, più santi del piccolo pastorello che passava le giornate davanti al Tabernacolo ad adorare “Gesù nascosto”, a pregare il S. Rosario e, infine, ad offrire tutte le sue sofferenze, fino alla morte, in riparazione ed amore del Cuore Immacolato di Maria, per la conversione dei peccatori e la salvezza delle anime? Ci crediamo forse, noi, più intelligenti della Madonna o capaci di trovare dei mezzi di santificazione più efficaci di quelli che Ella ci propone?

… Dedichiamo tempo alla meditazione

Oltre alla preghiera, non dimentichiamo, come ribadito già all’inizio, l’importanza della meditazione spirituale. Padre Pio arrivava a negare la S. Comunione ai suoi figli spirituali quando questi si mostravano negligenti su questo punto. Il demonio ha paura della meditazione, ancor più che della preghiera, in quanto potremmo anche pregare ore ed ore rimanendo sempre gli stessi se non conosciamo le verità della nostra Fede con la lettura spirituale e la meditazione, che ci aiutano a fare discernimento sulla nostra vita, a riconoscere i nostri peccati, ad impegnarci nella via delle virtù e quindi a crescere nel cammino di perfezione verso la Santità.

Offriamo fioretti e sacrifici a Maria…

In questo mese la Tradizione ci invita ad offrire dei fioretti alla nostra cara Mamma del Cielo. Da bambini ci hanno insegnato che maggio è il mese dei fioretti alla Madonna. Non perdiamo queste belle tradizioni e continuiamo a trasmetterle ai nostri bambini. E’ certo che, se anche nella loro vita avranno momenti di allontanamento, prima o poi i loro ricordi dell’infanzia si riaffacceranno alla loro mente e al loro cuore e ciò li riporterà a Dio. Non temiamo mai di scadere nel pietismo o in una devozione “infantile”: noi siamo figli e in quanto tali desideriamo volontariamente affidarci come bambini tra le braccia di questa Madre celeste che tanto ci ama! Scrive don Dolindo Ruotolo:

Siamo devoti di Maria, coltiviamo nel cuore ogni giorno questa devozione con particolari ossequi resi alla Madre di Dio, chiamiamola Mamma nostra; ricorriamo a Lei in ogni momento, perché Maria ci dona Gesù e ci rende familiari con Lui. Non c’è cosa più stolta quanto il temere che l’amore a Maria dispiaccia a Gesù (…) Questi due amori sono inseparabili: non si può amare Gesù senza amare Maria.

Cerchiamo di offrire almeno un fioretto ogni giorno così che alla fine del mese potremo dire di aver donato alla nostra Mammina un bel mazzo di rose, di fiori profumati che rendono più profumata anche la nostra stessa anima. Quante occasioni la vita quotidiana ci mette su un piatto d’argento per offrire qualche piccola mortificazione, qualche rinuncia ad un piacere o un sollievo lecito, ad uno svago, ad un diletto, l’accettazione delle contrarietà che si presentano, la recita di qualche giaculatoria o pia invocazione all’Immacolata. Ricordiamo in particolare la giaculatoria che Gesù stesso insegno a Suor Consolata Betrone e che è tanto semplice quanto potente: “Gesù Maria, vi amo, salvate anime!”, ecc. Offriamo le nostre sofferenze, le fatiche che derivano dall’attendere ai nostri doveri di stato i quali sono la prima espressione della Volontà di Dio per ciascuno di noi! Offriamo tutto in riparazione alle offese, alle bestemmie, ai peccati, alle profanazioni, ai sacrilegi, agli abusi, alle eresia, che vengono perpetrati nel mondo ogni giorno contro la Santissima Trinità, il Sacro Cuore di Gesù, il Cuore Immacolato di Maria, la Santa Chiesa, le Verità della Fede, la Santissima Eucarestia, ecc. 

A parte il tempo necessario per il compimento dei doveri di stato e un giusto riposto e ristoro del corpo e dell’anima (che devono comunque essere vissuti santamente in modo che diventino essi stessi preghiera), non sottraiamo altro tempo alla preghiera, alla formazione spirituale, all’apostolato, all’impegno per l’instaurazione del Regno Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo e della Cristianità, a tutte le opere buone utili alla nostra santificazione e all’edificazione dei nostri fratelli. Cerchiamo di non sprecare il nostro tempo: questa nostra vita è il tempo della misericordia che il Signore ci dona per santificarci, non rimandiamo la nostra conversione (che comunque dura tutta la vita), non gettiamo via questa perla preziosa del tempo che abbiamo quaggiù, quanto ce ne pentiremo nel momento estremo della nostra morte quando vorremmo averne dell’altro per recuperare quello perso e non ne avremo più!  

… accostiamoci con maggiore frequenza ai Sacramenti ed al Tabernacolo…

Ricordiamo tuttavia che il momento più alto, mistico, santo, della nostra vita è l’ascolto devoto della S. Messa e l’accostarsi, in grazia, al Sacramento della S. Comunione. Cerchiamo di andarci anche nei giorni feriali se ci è possibile, almeno nelle grandi feste mariane di questo mese tra le quali ricordiamo il 13 maggio la Madonna di Fatima, il 24 maggio la Madonna Ausiliatrice, il 31 maggio la Visitazione (nuovo rito) e Maria Regina (vetus ordo), ecc. Se non riusciamo ad andare alla Santa Messa anche nei giorni feriali, facciamo almeno delle visite frequenti al Santissimo Sacramento: Maria è dov’è Gesù, la troveremo sempre alle celebrazioni Eucaristiche in cui si fa presente il Sacrificio di Cristo, e accanto al Santo Tabernacolo nel quale Gesù continua ad essere realmente presente in Anima, Corpo, Sangue e Divinità. Confessiamoci di frequente!

Ancora, la nostra Italia è ricchissima di grandi e piccoli Santuari mariani che la devozione di tante generazioni di anime e di Santi, nei secoli, ha prodotto ed offre ancora oggi a tutti noi. Cerchiamo quello più vicino a casa nostra o quello al quale ci sentiamo più legati e preventiviamo un piccolo pellegrinaggio, da soli o con la propria famiglia, per una giornata di ritiro, immersi nel silenzio e nella bellezza della natura che solitamente avvolge questi luoghi privilegiati che ci stimolano maggiormente al raccoglimento, alla preghiera e alla meditazione.

… e soprattutto… amiamo la nostra Mamma Celeste!

Amiamo Maria anche perché siamo noi ad averne bisogno: Ella è, per Volontà di Dio la mediatrice e la tesoriera di tutte le grazie, compresa quella della nostra santificazione; se vogliamo progredire nel cammino di fede e nella vita spirituale dobbiamo imitare Lei che è modello di ogni virtù e la piena di grazia. Ella ci indica la via, Ella è la via sicura che conduce a Gesù. La devozione a Maria è un mezzo privilegiato per trovare Gesù perfettamente, per amarlo teneramente e servirlo fedelmente. Il Montfort insegna che la vera devozione alla Madonna è allo stesso tempo un segno di predilezione perché essa è una grazia che il Signore concede ai suoi figli più cari, e di predestinazione  nel senso che il fatto stesso che un’anima che pratichi questa devozione è segno che essa è incamminata sulla via giusta della santità. L’identificazione mistica con Maria, che è il grado sommo della vita di consacrazione e di unione con l’Immacolata, è tutta rivolta a Gesù, la stessa preghiera del S. Rosario altro non è che una contemplazione dei Misteri della vita di Gesù con gli occhi e col Cuore della Sua Santissima Madre. Unendoci a Lei potremo lodare, glorificare e amare il Signore con le stesse disposizioni interiori con cui lo ama Ella stessa, con quelle stesse virtù che tanto piacquero a Dio da farne il Suo primo Santo Tabernacolo per realizzare il disegno dell’Incarnazione di Suo Figlio per le redenzione del mondo.

E allora non temiamo di amare la nostra Mamma Celeste o di presentare al Suo Cuore immacolato, quali fiori profumati, le nostre preghiere e l’offerta delle nostre sofferenze e dei nostri sacrifici quotidiani, e non manchiamo di chiederle tutte le grazie materiali e spirituali di cui abbiamo bisogno: se serviranno al maggior bene della nostra anima, Ella non mancherà di presentare tutto al Cuore di Dio ed Egli, nella Sua infinita Misericordia, non potrà negare nulla a Colei che ha così tanto amato e a cui ha concesso ogni privilegio e ogni Sua Grazia! Facciamoci bambini per essere condotti da questa Santa Madre e per dipendente in tutto da Lei come fece Gesù stesso, amiamola come Egli vuole che l’amiamo, lasciamoci prendere per mano, di più, entriamo misticamente nel Cuore e nel grembo dell’Immacolata nel quale venne formato, nella natura umana, Gesù stesso, affinché possiamo essere trasformati in Lui. In questo mese chiediamo questa grazia alla nostra cara Mamma!