Exsurge Christianitas!

Lega di preghiera per la restaurazione dell'Ordine Tradizionale Cattolico

La Passione di Gesù Cristo – 26 Marzo

Gesù viene confortato da un angelo

Punto IV – All’amaro calice, che Gesù ha ricevuto dall’Angelo con perfetta uniformità al volere divino, noi dobbiamo contrapporre un altro calice, che ci è offerto dal mondo e che lusinga i sensi, incanta l’anima e la conduce al vizio, mezzo sicuro per la perdizione.

Riflessione – Fintanto che dura la nostra vita terrena, abbiamo la possibilità di scegliere il calice di Gesù, che significa portare la croce per amor suo, oppure il calice del mondo, cioè darsi ai piaceri mondani. Chi si deciderà per il primo, anche se è stato un gran peccatore, sarà perdonato, si salverà e godrà una beatitudine eterna, ma chi sceglierà il secondo si perderà e berrà eternamente un calice di tormenti. Anima mia, tu quale preferisci? Il calice del mondo, tu lo sai, sembra dolce per il piacere procurato dalle passioni, ma in realtà è ingannevole e si svuota ben presto, lasciando amarezze e rimorsi. Anche il calice che ti offre Gesù sul momento può sembrare amaro, ma poi comunica una grande dolcezza; infatti non c’è gioia maggiore di quella che si prova nel servire fedelmente Dio. Com’è possibile, allora, essere indecisi sulla scelta?

Colloquio – Gesù mio, io rinuncio al mondo e ti prego di allontanare da me il calice dei piaceri terreni: transeat a me calix iste, in modo che io neppure ricordi le sue false dolcezze. È il tuo calice quello che io desidero e scelgo, poiché per mezzo di esso posso amarti davvero. Questo mi porgi e questo io accetto: è il calice della penitenza, della pazienza e della santa carità. Fa’ che diventi per me il più prezioso di tutti i tesori del mondo. Calice benedetto, io ti accetto con gioia e voglio ringraziare Gesù che per primo ti ha bevuto tanto volentieri per amor mio.

Pratica– Devo decidermi a cambiar vita, perché, se continuassi così, rischierei di perdermi; rinnoverò poi il proposito di consolidare la mia fede imitando Gesù.