Exsurge Christianitas!

Lega di preghiera per la restaurazione dell'Ordine Tradizionale Cattolico

La Passione di Gesù Cristo – 28 aprile

Gesù è preso nell’Orto dai suoi nemici

Punto VII – Sarebbe veramente strano se il buio non scomparisse in presenza di una luce sfolgorante; ebbene questo si verifica proprio per quei poveri Giudei che stanno intorno a Gesù. Essi, infatti, invece di lasciarsi illuminare per poter riconoscere il loro peccato, diventano sempre più ciechi, fino al punto di legare Gesù ai fianchi, al collo e ai polsi, continuando ad insultarlo e a maltrattarlo con accanimento.

Riflessione – E una grande umiliazione per Gesù vedersi legato, come se fosse stato catturato con la forza, mentre Egli stesso si è arreso ed è ora disposto a seguire dovunque i suoi aguzzini. Patire e morire con le mani legate è sempre un disonore per un eroe, perché potrebbe essere giudicato dagli altri un ribelle o un pauroso che subisce la pena senza alcuna forza d’animo. Non è possibile, quindi, pensare che nostro Signore sia rimasto indifferente nel vedersi legato a quel modo. Egli patisce ancor di più perché, come dice il Profeta, sente tutto il suo corpo stretto da altri vincoli molto più dolorosi di quelli materiali. Sono tutti i peccati da Adamo fino alla fine del mondo, che, riuniti insieme, formano una catena così lunga e così grossa da avvilirlo e da sfibrarlo tanto da non potersi più reggere in piedi. Tuttavia Egli la sopporta con coraggio, perché sa che solo la sua sofferenza potrà spezzarla. Per questo, dunque, si è lasciato legare: per poter liberare le nostre anime sciogliendole dalla catena dei nostri peccati.

Colloquio – Sia sempre benedetta, lodata e ringraziata la tua carità, potente Salvatore, che, sopportando quei dolorosi legami sul corpo, hai sciolto e liberato la mia anima dalla schiavitù del demonio. Già una volta mi avevi liberato col santo Battesimo facendomi partecipe dei tuoi meriti infiniti; ma poi mi sono legato di nuovo con i miei peccati, e la loro catena può essere spezzata solo col dolore e con il pentimento. Mio buon Gesù, liberami nuovamente per i tuoi meriti e fa’ che il mio cuore si consumi per il dolore di averti offeso; rompi con la tua grazia le catene dei miei istinti che mi rendono schiavo di tanti vizi, e concedi alla mia anima di rimanere strettamente legata solo al tuo amore tenero e puro, del tutto sottomessa alla tua volontà e obbediente alla tua santa legge. L’amore che hai avuto per me è stato la causa della tua Passione; e il mio amore verso di te ne sia la conseguenza.

Pratica – Offrirò a Gesù l’anima e il corpo e lo pregherò di legarmi con il vincolo della perfezione, che è la santa carità, in modo che io non mi lasci più incatenare da ciò che non è a Lui gradito.