IL CARISMA DEL PROFUMO


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“Il Profumo che
confermò
la guarigione”.

Sempre riguardo al “Carisma del Profumo” di Padre Pio, è significativo il racconto di Licio Ottoboni, di 67 anni, il quale, l’11 Marzo del 2002, riferisce una sua personale esperienza, che avvenne attorno alle dieci di sera, quando a casa con la moglie, si sentì male.
Tutti i sintomi fecero pensare a un attacco di cuore, a un infarto.
Egli così racconta: «Avevo male al petto, ero in preda a una sudorazione esagerata e così, dopo una decina di minuti, ho chiamato il medico di guardia».
La situazione era molto più grave del previsto, tanto da indurre i medici al mio ricovero all’Ospedale di Legnago.
Ho sentito la morte da vicino, poiché, a ogni respiro, avevo la sensazione che fosse l’ultimo.
I medici, a Legnago, avevano preparato mia moglie al peggio, poiché, per loro, difficilmente sarei riuscito ad arrivare al mattino dopo; almeno questa era la loro diagnosi.
Trascorsa la notte, al mattino, verso le otto e mezza, ho scorto, vicino ai macchinari della terapia intensiva, un’immagine di Padre Pio.
Ho letto per quattro volte la preghiera che era annessa e, subito dopo, ho iniziato prima a sentire un gran freddo, poi un gran caldo.
Dopo la sensazione di caldo, ho visto Padre Pio a fianco del mio letto e, contemporaneamente, mi sono visto in una buca del cimitero, alla ricerca di una scaletta per poter uscire da quella tomba.
Da quel momento ho iniziato a sentirmi bene e mi sono ritrovato seduto sul letto.
Ho cominciato anche a piangere e Padre Pio mi ha chiesto perché piangevo, dal momento che lui era con me.
Allora lui mi ha preso la mano e così la mia sofferenza è terminata.
I medici, ogni giorno, continuavano a ripetere a mia moglie gli evidenti progressi che ottenevo, infatti il grumo di sangue, che ostruiva l’arteria, incredibilmente e miracolosamente si era sciolto, tanto che dopo dieci giorni fui dimesso dall’ospedale.
Tutto questo, ne sono certo, è avvenuto grazie all’intervento di Padre Pio!
Da quel giorno la mia devozione per il Santo Frate di Pietrelcina è rimasta immutata, tanto che, per la prima volta, nel Settembre successivo, sono andato in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo e, anche in quell’occasione, ho avuto la certezza che Padre Pio mi abbia accolto e mi sia stato vicino, poiché ho sentito “un profumo di rose e di gerani” che non dimenticherò mai… mi sembrava di vivere davvero “a un passo dal Paradiso”».
Un “profumo” che confermava ulteriormente la presenza del Santo Frate di Pietrelcina.
Questa meravigliosa storia Licio Ottoboni l’ha raccontata anche a un ecclesiastico, il giorno della Canonizzazione di Padre Pio (16 Giugno 2002), in cui avvenne per lui un’ulteriore e forte esperienza.
Egli così riferisce: «Ho seguito alla televisione le quattro ore della Santa Messa e, alle 10 e 27, quando il Papa ha proclamato Santo Padre Pio, senza rendermene conto, mi sono trovato disteso sul divano, come fossi ancora all’interno del reparto di terapia intensiva all’Ospedale di Legnago, anche se, in realtà, ero vivo e a casa con mia moglie.
Tutta questa mia storia la testimonierò sempre con piena convinzione, in quanto sono certo che il tutto è stata opera di San Padre Pio, il quale è intervenuto nella mia vita per mezzo di Dio Padre, l’Onnipotente Creatore».
Quella di Licio Ottoboni è una storia incredibile, ma importante non solo per lui che l’ha vissuta, ma anche per coloro che ne sono poi venuti a conoscenza.

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