Cos’è il Rosario Perpetuo (Ora di Guardia)

Definizione

Il Rosario Perpetuo è un’as­sociazione di persone per la quale il Santo Rosario vien recitato in ogni ora, senza in­terruzione dal primo all’ultimo giorno dell’anno, per rendere a Maria un perpetuo culto ed ot­tenere da Essa un perpetuo soccorso.

Questa associazione forma quaggiù la Guar­dia d’onore della Regina degli Angeli. I suoi membri scelgono un’ora, durante la quale essi recitano un Ro­sario completo in modo da schierarsi in battaglia come veri e propri Cavalieri di Maria.

Scopo

Il Rosario Perpetuo ha per scopo di domandare a Dio per Maria il bene di tutt’i fedeli in generale. In particolare ha avuto storicamente tre fini: primo, la conversione dei peccatori, secondo, la buona morte degli agonizzanti e terzo, la liberazione delle anime del Purgatorio.
Riconoscendo però la straordinaria gravità di questi tempi abbiamo ritenuto necessario attualizzare gli obiettivi della nostra recita ai seguenti:

  1. Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria e la liberazione del genere umano dalle infernali forze e dalle sette che vi cooperano e ne sono lo strumento.
  2. La conversione dei peccatori e la salvezza delle anime a maggior gloria di Dio, conquistando quante più anime possibile all’Immacolata affinché per mezzo del Suo Cuore Immacolato siano più perfettamente unite al Sacratissimo Cuore di Gesù e alla Volontà di Dio.
  3. Il ripristino dell’Ordo Christianus, unico ordine capace di garantire il vero bene spirituale e materiale dell’uomo perché conforme alle leggi espressione del volere del Creatore. Il ripristino dell’Ordine Cristiano implica lo smantellamento delle forze rivoluzionarie, la restaurazione del primato della Verità come principio fondante del pensare e dell’agire, contro l’apostasia, il modernismo teologico e il relativismo morale che dilagano dentro e fuori la Chiesa, la formazione di un tessuto sociale cattolico ed un sistema di governo che ponga le leggi di Dio al primo posto, come fondamento del vero bene comune.

Origine

L’iniziativa si ispira ad una antica Confraternita nata verso il 1630 ad opera di padre Tommaso Ricci o.p. e ristabilita nel Santuario della Madonna di Pompei per opera del beato Bartolo Longo intorno al 1885. L’idea, originata dal ritrovamento di un vecchio libro proprio del Beato napoletano, è quella di far rivivere questa Confraternita e, se sarà possibile, riprenderla anche dal punto di vista formale, ristabilendo in questo modo un collegamento certamente significativo dal punto di vista dell’eredità spirituale.

Istituzione (ripreso dal libro del Beato Bartolo Longo)

La prima idea di quest’opera venne ispirata ad un religioso domenicano (P.Tommaso Ricci) verso il 1630. Questo pio pen­siero fu benedetto dal Cielo. Nel l.° di Gennaio del 1635 il P. M. Petronio Martini da Bologna domenicano, bramoso che la Vergine Maria giorno e notte fosse continua- mente lodata, pubblicò il Rosario Perpetuo nella Chiesa di S. Domenico di Bologna, in cui feli­cemente riposa il sacro e verginal corpo del Santo Patriarca. Dispose al popolo tutte le ore dell’anno acciocché ognuno nell’ora venutagli a sorte recitasse il SS. Rosario. Così narra il P. Giovanni Demora dei Pred. nel suo Gioiello del Rosario, stampato in Crema nel 1647; e così la Bolla Postquam di Pio IX. Molti Papi l’accettarono, e più di 60 mila per­sone della Città Santa vi presero parte. Ales­sandro VII, Innocenzo XI, Clemente VII e Pio VI la favorirono e l’arricchirono d’indulgenze. Il numero degli associati diventò immenso. La sola Italia noverava presso un milione di asso­ciati: a capo di essi vi avea un gran numero di vescovi e più di mille comunità religiose.

Ristabilimento (ripreso dal libro del Beato Bartolo Longo)

“Questa devozione intantopiù non esisteva fra noi: l’Italia non ne contava che qualche avanzo. I vescovi della Fran­cia e i PP. Domenicani nei loro conventi si posero in animo di rinnovellarla in modo più regolare e più completo per fare intorno alla Madre di Dio come una Guardia d’onore che prenda la difesa del suo culto e che sia la vendicatrice dei suoi nemici questo pensiero ebbe la sua la sua esecuzione, e fin dal principio fu coro­nata da grande successo. Ma poi espulsi i frati dai loro conventi, questa santa devozione rima­se spenta in più luoghi, o vi va solamente presso alcuni secolari e presso alcuni buoni preti e zelanti religiosi. Dobbiamo però tributare me­ritata lode ai RR. PP. Domenicani di Lione in Francia, i quali han mantenuto sempre vivo questo sacro esercizio con libretti e medaglie e pubblicazioni mensuali, e segnatamente col loro Periodico La Couronne de Marie. Ma oggi, che per ben quattro volte nel corso di due anni il Vicario di Gesù Cristo, il Sommo Pontefice Leone XIII, ha richiamato tutto il mondo cattolico al fervore della primiera divozione del Rosario, a quel modo che venne rivelato a S. Domenico.(cioè con due Encicliche, del l.° Settembre 1883 Supremi Apostolatus Officio, e dei 30 Agosto 1884 Superiore anno, e con due Brevi : Sulutaris ille del 23 Dicembre 1883, e l’ultimo dei 20 Agosto 1885); nel nascente San­tuario di Pompei, si è stabilita per la prima volta quest’ associazione del Rosario Perpetuo, per cui ogni associato recita il Rosario perfet­tamente come lo insegnò la SS. Vergine, cioè di 15 poste con la meditazione de’ 15 Misteri.”

Attualità (ripreso dal libro del Beato Bartolo Longo)

Prima prerogativa di un’opera e eh’ essa riguardi l’attualità, cioè i bisogni presenti dell’epoca: è per questa qualità che essa mette radice nella società in cui vive ed in cui fa dei bene. Or di leggieri si riconosce nel Rosario Perpetuo un’opera interamente di attualità:

Perchè è una preghiera continua pel mondo che più non prega, laddove la Santa Scrittura ci fa certi di venire da Dio esaudite le preghiere quando sono continue.

Perchè è sorgente di grazie per rigenerare la nostra cancrenata società, poiché fu solenne promessa che fece la Madonna a S. Domenico, che col Rosario di 15 poste si sarebbe spenta ogni eresia, debellato l’inferno, tolto il peccato alla società, ridonata la pace alle famiglie, rifiorita la virtù ne’ popoli.

Perchè fa conoscere e glorificare Maria in questi giorni in cui, cresciuta l’empietà col diminuir la fede e l’ossequio alle autorità della Chiesa, la clemente Regina dell’Universo ha eretto nella Valle di Pompei il suo trono di misericordia, dal quale largisce infinite grazie ai suoi figli che la invocano col cantico più diletto al suo cuore, con la corona delle 15 poste.

Perchè ci offre come una guardia d’onore per difenderla dagli oltraggi dei suoi nemici, oggi segnatamente che mani e bocche sacrileghe han vilipeso l’Immacolata Madre di Dio.

Perchè difende la Chiesa militante ora siccome altre volte, essendo il Rosario la Torre di David, il ponte di salvezza della società e della Chiesa, il flagello del demonio.

Perchè consola la Chiesa sofferente, dando il Rosario ai sacerdoti ed ai Vescovi la forza necessaria di combattere l’errore, e di mantenere salda la fede tra le famiglie cristiane, liberando dal carcere del Purgatorio tante anime spose di Gesù Cristo.

Perchè fa rivivere e prosperare la Confraternita del Rosario, ricevendosi per tale associazione molte grazie della Regina delle Vittorie, ed in questo modo ciascuno si sente mosso ad appartenere alla Confraternita che è così cara alla Vergine Santissima.”

Indulgenze (ripreso dal libro del Beato Bartolo Longo)

Oltre le Indulgenze annesse alla recita del Rosario, sia pei Confratelli, sia pei fedeli che non fanno parte della Confrater­nita del Rosario, ve ne sono delle speciali, tutte Plenarie. Una Plenaria nell’associarsi per l’ora al Rosario Mensuale (Gregorio XVI 23 Gen­naio 1844). Un’ altra Indulgenza Plenaria nel giorno assegnato all’ora del Rosario Perpetuo, sempre previa la Confessione e Comunione.

E finalmente il Sommo Pontefice di f. m. Pio IX con suo Breve del 13 Aprile 1867, che comincia, Postquam, Deo manente ha concesso l’Indulgenza Plenaria una volta al mese (da potersi applicare alle anime del Purgatorio). Tutti i fedeli, i quali nell’ora ad essi assegnata reciteranno divotamente il Rosario intero, pur­ché in tal giorno riceveranno la Santa Comu­nione. Con l’istesso Breve concedette eziandio l’indulgenza Plenaria ai Prefetti di Divisione e di Sezione nel giorno del loro ingresso in fun­zione (alle condizioni come sopra); ed altri 300 giorni da lucrarsi ogni volta che faranno ascri­vere altri all’associazione.

Altri vantaggi (ripreso dal libro del Beato Bartolo Longo)

 “1° Una continua protezione speciale di Maria. 2° L’ unione delle preghie­re e delle intenzioni di migliaia di associati in tutti i momenti della vita; poiché noi ab­biamo una parte speciale agl’innumerevoli Ro­sari che si dicono in ogni istante dei giorno e della notte. Se siamo in stato di peccato, mille voci sollecitano in ciascun momento la nostra conversione. Quando l’ora suprema suonerà per noi, saremo assistiti da una infinità di preghiere. Se discendiamo nel Purgatorio; suffragi nume­rosi e possenti domanderanno senza posa la nostra liberazione.